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Scopi e relazioni della Massoneria

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1) La prima condizione per essere ammesso nell'Ordine è la credenza in un Essere Supremo.
Ciò è essenziale e non consente alcun compromesso.

2) La Bibbia, chiamata dai Massoni il Volume della Legge Sacra, deve essere sempre aperta durante i lavori di Loggia. Su di essa o sul Libro a cui è legato il proprio credo religioso, il candidato deve assumere i suoi impegni.
3) A chi entra in Massoneria è severamente proibito di perseguire alcuna azione che possa tendere a sovvertire la pace e l'ordine della società; egli è tenuto a prestare obbedienza alle Leggi dello Stato in cui risiede e non deve mai venire meno ai doveri verso l'Autorità costituita.
4) Mentre la Massoneria così inculca in ogni suo appartenente i doveri di lealtà e di civismo, essa riserva a ciascuno il diritto di avere la propria opinione riguardo alla cosa pubblica, ma in loggia non gli è permesso di discutere questioni di natura teologica o politica.
5) La Gran Loggia Regolare d'Italia si è sempre costantemente rifiutata di esprimere qualsiasi opinione su questioni di politica interna o estera, sia in Patria che all'estero, e non consente che il suo nome sia associato a qualsiasi azione, per quanto umanitaria possa apparire, che possa infrangere la sua inalterabile astensione da problemi riguardanti le relazioni tra un governo e un altro o tra partiti politici o fra ideologie opposte di governo.
6) La Gran Loggia Regolare d'Italia rifiuta in modo assoluto di avere relazioni con sedicenti Corpi massonici che non aderiscono ai principi summenzionati.
7) La Gran Loggia Regolare d'Italia è un Corpo sovrano e indipendente che pratica la Libera Muratoria solo nell'ambito dei tre Gradi e solo entro i limiti definiti dalla sua Costituzione come "Pura Antica Massoneria".
Essa non riconosce né ammette l'esistenza di altre Autorità comunque denominate.

8) La Gran Loggia Regolare d'Italia non parteciperà mai a riunioni con sedicenti associazioni internazionali che pretendono di rappresentare la Massoneria e che ammettono Corpi che non si attengono ai principi sui quali essa si fonda.
9) Non esistono segreti riguardanti i principi fondamentali della Massoneria. La Gran Loggia Regolare d'Italia prenderà in considerazione il riconoscimento solo di quelle Grandi Logge che professano e praticano tali principi.
10) Se la Massoneria, anche per una sola volta, deviasse dal suo alveo tradizionale per esprimere opinioni su argomenti di carattere politico o teologico, non solo getterebbe i semi della discordia fra i suoi appartenenti ma potrebbe perdere anche quel distacco nei confronti dei fatti che accadono nella società che da sempre le ha permesso di vivere in tranquillità.
11) La Gran Loggia Regolare d'Italia è convinta che solo in virtù della rigida aderenza a tale linea di condotta la Massoneria è sopravvissuta al costante cambiamento delle dottrine del mondo profano e pertanto riafferma la sua completa disapprovazione nei confronti di azioni che possano consentire l’allontanamento dai principi fondamentali della Massoneria. Essa è fermamente convinta che, se si deviasse da tali principi, non si potrebbero più seguire gli Antichi Landmarks dell'Ordine e si andrebbe incontro alla disintegrazione.

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